Forme e dimensioni differenti, colori, finiture lucide o opache: quando si crea una linea private label di matite per il makeup, la scelta del cappuccio è un passaggio chiave della personalizzazione. Matita e cappuccio infatti sono il packaging della formula: per ogni progetto insieme al cliente scegliamo le soluzioni migliori per trasmettere l’identità del brand e le caratteristiche della linea. Le opzioni sono praticamente infinite, se combiniamo le possibilità di colori e finiture per i diversi materiali.
I cappucci in polipropilene sono un vero jolly, perché questo materiale garantisce un ottimo equilibrio fra estetica, sostenibilità e costi. Il PP infatti si può personalizzare in qualsiasi colore, permette la finitura lucida, opaca oppure traslucida in versione “velo”, è riciclabile nelle filiere europee e viene accettato negli standard internazionali come Cosmos. In Confalonieri abbiamo sviluppato anche un cappuccio in PP nero senza carbon black, che viene identificato correttamente dai sistemi di selezione ottica negli impianti di riciclo: questo migliora la sostenibilità, consentendo l’effettivo recupero del materiale.
Per fare un passo in avanti sulla sostenibilità si possono scegliere i cappucci in polipropilene PCR, che contiene fino al 95% di plastica riciclata post consumo. Ha prestazioni paragonabili a quelle del PP vergine in termini di resa estetica e risponde perfettamente alle nuove normative sugli imballaggi. Si può personalizzare in tutti i colori, è disponibile con la finitura lucida o opaca e costituisce un ottimo esempio di economia circolare: nasce dalla plastica riciclata e torna ad essere riciclabile. Rispetto al PP è più costoso, ma porta un interessante valore aggiunto in termini comunicativi e di innovazione.
I cappucci in ABS uniscono costi vantaggiosi e un aspetto estetico molto apprezzato, perché il materiale è lucente e ha un’ottima resa nei vari colori, oltre ad essere molto resistente agli urti. I cappucci in ABS si possono realizzare in tutte le tinte, consentono finiture elaborate e hanno un costo contenuto, ma non brillano sul fronte della sostenibilità. Il materiale infatti non è riciclabile quanto il PP e non è premiato nei sistemi di eco-modulazione dell’Unione Europea: elementi da considerare, con le plastic tax ormai all’orizzonte.
Se per la vostra linea private label volete un cappuccio totalmente trasparente, per valorizzare come punto focale il colore o la texture della matita, potete scegliere il SAN, l’unico materiale che restituisce l’effetto “cristallo”. L’estetica è impeccabile e i costi sono competitivi, ma questo materiale non ha filiere consolidate di riciclo nel packaging cosmetico, e in prospettiva futura rischia penalizzazioni rispetto alle norme sulla sostenibilità.
Se invece il punto di forza di un brand o di una linea è il massimo impegno per il rispetto dell’ambiente, si può pensare ad un cappuccio in APINAT™, un materiale derivato da fonti vegetali che riduce notevolmente le emissioni di CO2 durante il processo produttivo. Una vera dichiarazione d’intenti, nel packaging di un prodotto cosmetico. Nota dolente, dal punto di vista estetico le possibilità sono ridotte: è disponibile soltanto in bianco o bianco opaco.
Qual è dunque il cappuccio perfetto per una matita cosmetica private label? Dipende dal brand e dal progetto! Scriveteci per esplorare tutte le possibilità della co-creazione con Confalonieri.