La ricetta per un’ottima matita da makeup è fatta di due ingredienti principali: la texture e il colore. Sulle formule il nostro team R&D è sempre al lavoro per individuare nuove soluzioni, mentre sulle sfumature c’è il proverbiale imbarazzo della scelta per le vostre linee private label.
In Confalonieri possiamo partire dalla referenza Pantone, riprodurre un colore da campione o attingere dal nostro catalogo, la minoteca che raccoglie tutte le tinte realizzate e collaudate negli anni. Ecco qualche dato per conoscere meglio il nostro repertorio di colorazioni.
La minoteca di casa Confalonieri attualmente conta oltre 5.000 colori, ma il numero è in costante aggiornamento. L’ultima aggiunta è un marrone freddo che abbiamo realizzato per una matita sopracciglia, per i prossimi “ingressi” basterà aspettare qualche settimana. Nella minoteca non classifichiamo i colori in base alla funzione della matita, comunque: il team è in grado di realizzare ogni texture nella tinta desiderata.
La “famiglia” di mine più rappresentata nel catalogo è quella dei colori nude, i neutri naturali tanto in voga nelle ultime stagioni. La gamma va dai nude tendenti al rosa ai nude tendenti al giallo, con tutte le sfumature intermedie che abbiamo creato negli anni per matite labbra, rossetti e illuminanti delle linee private label disegnate insieme ai nostri clienti. La gradazione dei nude è composta con differenze davvero minime, quindi ognuno può trovare l’esatto punto di colore che desidera inserire nella palette.
Ciascun colore si può ottenere con differenti combinazioni di pigmenti, in base all’area a cui è destinato il prodotto, alla scelta di ottenere determinate certificazioni oppure alla richiesta di creare una formula vegan. Il rosso è un classico esempio: la FDA non autorizza l’uso della lacca rossa per i prodotti destinati all’area occhi, mentre la UE non prevede questa limitazione. Il carminio è un pigmento 100% naturale, ma non si può usare nelle texture vegan perché è di origine animale. Per le tinte rosse e per i colori con un sottotono rosso, dunque, prevediamo varie soluzioni: ogni tanto è complicato, come per il viola, ma in repertorio abbiamo molte alternative.
Nell’uso comune dire “bianco e nero” fa subito pensare all’antitesi del colore, ma quando parliamo di makeup entriamo in un campo diverso. Se ci chiedete una matita nera o bianca, la prima domanda sarà: quale nero? Quale bianco? In minoteca infatti abbiamo una decina di varianti di nero, fra opachi e perlati, e sei bianchi diversi, anche qui con finish mat o perlato. Il nero profondo di Line, ad esempio, è diverso dagli altri grazie al blu di Prussia aggiunto alla formula, mentre i bianchi possono tendere in maniera quasi impercettibile al giallo, al rosato, alle tinte fredde.
Come volete comporre la palette della vostra linea private label? Scrivete a